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Controtempo

by Shah Mat

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    12 Scacco Dub
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    Comes in a lovely jewel case including a 16 page booklet with all the songs lyrics / Artwork by Fabrizio Bellanca / Photoshoot by Floriana Ausili.

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1.
Scacco Matto 05:30
Padre, ascoltami, gioco l’ennesima partita non trovo riposo sulla scacchiera non me la sento di rinunciare tanto facilmente ai pezzi della mia vita. Quanti re ho visto vacillare e cadere sulla scacchiera ad ogni partita in ogni scacco matto metto tutti i tuoi precetti: attacco, contrattacco, tattica, massimo rispetto. Mi rifugio nella torre dall’andatura lineare senza tentennamenti l’ho vista arare vasti campi difficili ed attendere il finale pazientemente sempre presente, costantemente… Rifugio del corpo, porto della mente, rifugio del corpo, porto della mente. Figlio, li ho visti muoversi sulle caselle bianche e nere li ho visti. Figlio, li ho visti muoversi sulle caselle bianche e nere li ho visti camminare. Mi hai detto «stai attento a sua eminenza grigia» l’alfiere ambiguo e subdolo si muove e si camuffa personaggio obliquo, arma mortale quando ti attacca alle spalle con la diagonale. Quanti alfieri sono scattati come serpenti ed hanno dato nuovi eleganti nomi alla corruzione, ipocriti assassini, freddi calcolatori ruffiani di corte di un re che è morto. Shah mat, shah mat, è un re che è morto shah mat, shah mat, non tornerà. Figlio, li ho visti muoversi sulle caselle bianche e nere li ho visti. Figlio, li ho visti muoversi sulle caselle bianche e nere li ho visti camminare. Sento arrivare da lontano un galoppo controtempo contro il tempo cavallo con la criniera rasta mi salverà abbiamo bisogno del sogno contro questa realtà. Lasciati toccare madame Wu regina fatale della scacchiera lasciati toccare madame Wu fedele compagna del tuo re. Quante donne ho visto muoversi sulla scacchiera le regine che presidiano il mio cuore quando mille pedoni diventeranno mille regine tra mille, ti riconoscerò. Figlio, li ho visti muoversi sulle caselle bianche e nere li ho visti. Figlio, li ho visti muoversi sulle caselle bianche e nere li ho visti camminare.
2.
Oggi mi hanno detto gli uomini maturi: "La vita è sacrificio, ragazzo mio, devi imparare a stare al gioco se vuoi arrivare dove sono arrivato io". E l'hanno detto con cravatte eleganti le cravatte della necessità che gli stringono il collo e stancamente... stancamente gli ricadono sul ventre prominente. E l'hanno detto col cerotto sulla bocca e nella mente un anticoncezionale è la pillola della convenienza che uccide la materia cerebrale. E mi hanno detto gli uomini leali: "La legge non è mai uguale per tutti evita di commettere di commettere il delitto, ragazzo mio, di non stare zitto". Ma io non voglio stare al gioco, non posso stare zitto la vostra afona saggezza vomita interesse l'interesse che ammaestra, che ammaestra la coscienza. Meglio un uomo sconfitto che un uomo in affitto come voi. E l'hanno detto col cerotto sulla bocca e nella mente un anticoncezionale è la pillola della convenienza che uccide la materia cerebrale. Celebrare la materia costruire il futuro su famiglia e clientela aggirare ogni fila chiedere e concedere favori e tutela.
3.
Ritmo Lento 06:33
Stasera farò in modo di non essere ridicolo quindi se si va a ballare dovrò restare immobile e aspettare. Vorrei vestirmi con i jeans ma non è possibile puoi entrare solo se superi una dura selezione. Stasera vediamo di mascherarci bene non posso rischiare altre figure oscene. Ecco sono pronto yeah: giacca, cravatta e gel sono arrivato sicuro di me, ma… una serata punk. Vago solo per la città senza una meta sento una musica molto vicina questo ritmo mi prende e mi trascina. Sono arrivato al Forte Prenestino non ci penso un attimo e sono già dentro al casino. Senti questo ritmo lento guarda quanti corpi in movimento lasciati prendere, lasciati trasportare, sì da questo ritmo lento sentilo, ritmo lento entra dentro di te senti la gente che balla che balla intorno a te insieme a te balla questo ritmo lento senti questo ritmo lento. Scarica forti tensioni che accumuli in guerra ogni giorno con gli altri tuoi simili... ritmo lento. Libera l’anima, distende i muscoli, apre la mente al contatto con gli uomini... ritmo lento. Solo seguendo questo ritmo lento rallentando la velocità potrai capire cosa quel ragazzo che ti balla accanto cerca di comunicare. Non hai bisogno dell’ecstasy per seguire questo ritmo lento basta seguire il battito della vita che ti scorre dentro. Senti questo ritmo lento senti questo ritmo non violento balla questo ritmo contro balla questo ritmo controtempo. Ritmo lento, quando non sai perché non sei contento ritmo lento, quando non ti fermi mai un momento ritmo lento, quando per respirare non c’è il tempo rallento per evitare lo schianto. Freno in tempo, rallento fermo questa corsa folle contro il mio istinto non mi sento vinto perché non divento come gli altri una macchina a scontro. Senti questo ritmo lento guarda quanti corpi in movimento lasciati prendere, lasciati trasportare, sì da questo ritmo lento sentilo, ritmo lento entra dentro di me senti la gente che balla che balla intorno a te insieme a me balla questo ritmo lento senti questo ritmo lento.
4.
Reggae Time 04:08
Reggae, reggae time, it’s the rhythm of my life reggae, reggae time, it’s just the rhythm of my life. Sai cosa puoi fare? Puoi seguire questo ritmo reggae se ti pare ora è giunto il momento stai attento, non perdere il tempo che passa volando, prova a salire su questo treno in corsa se non sei stanco ora viaggi con la musica dentro dimmi dove stai andando. Dove vai dimmi, dammi un segnale lascia una traccia che io possa seguire per ritrovare me stesso canto la musica nata da un popolo oppresso. Musica pulsante dal ritmo altalenante musica reggae, reggae vibrante. Muoviti muoviti non ti fermare il tuo strumento lascialo suonare. Reggae, reggae time, it’s the rhythm of my life reggae, reggae time, it’s just the rhythm of my life. So già cosa stai per dire che è musica troppo semplice, troppo facile da capire il tuo orecchio molto raffinato ha bisogno di un genere più altolocato. Ma il reggae è nato nei bassifondi delle città si è alzato come un grido di amore e di libertà è musica che va sempre dritta al cuore per noi è un modo di parlare. Parlami, dimmi la tua opinione puoi alzare la voce contro il padrone quindi combatti il neoliberismo ed abbatti le mura del nazionalismo. Getta il tuo seme nel solco del vinile lascialo crescere forte sotto il sole dell’avvenire. Muoviti muoviti non ti fermare il tuo strumento lascialo suonare. Reggae, reggae time, it’s the rhythm of my life reggae, reggae time, it’s just the rhythm of my life. Stoppa questo ragga, salta con noi canta questo raggamuffin se vuoi. Lotta, denuncia, impegno sociale il ragga colpisce ma non fa male senti la musica che entra nel cuore ti dico ballala, non ti fermare lotta, denuncia, impegno sociale il ragga colpisce ma non fa male senti la musica che entra nel cuore ti dico ballala, non ti fermare. Love, peace and unity.
5.
Sbarre 04:26
Stasera penso che potrei anche volare come un filo d’aria tra le sbarre, penso che potrei anche morire. E penso che mi vorrei annullare dentro me vorrei lasciarmi andare e penso che c’è qualcosa in me. Immagina colori senza colore in bianco e in grigio sono i corridoi la geometria delle pareti non fa dimenticare mai dove si è. Rumori di cancelli aperti e poi richiusi traccia tangibile di libertà fuori il mondo passa veloce e non si ferma dentro invece è il tempo che non passa, non passa mai. Stasera penso che potrei anche volare come un filo d’aria tra le sbarre, penso che potrei anche morire. E penso che mi vorrei annullare dentro me vorrei lasciarmi andare e penso che c’è qualcosa in me. Immagina brande senza il calore di una notte d’amore e poi le nostre donne su un altro pianeta se si ricorderanno mai di noi. Tumori nei cervelli aperti e poi richiusi ognuno perde la sua identità, ognuno è un numero giocato al lotto ma che, purtroppo, non uscirà mai. Stasera penso che potrei anche volare come un filo d’aria tra le sbarre, penso che potrei anche morire. E penso che mi vorrei annullare dentro me vorrei lasciarmi andare e penso che c’è qualcosa in me. Immagina, ma come puoi immaginare una notte che il sole non brucerà.
6.
La storia questo ci ha insegnato che dalla storia nessuno ha imparato e tu che nella scuola fai lo studente impari “occhio per occhio, dente per dente”. Umiliazioni, soprusi, prepotenze, troppe le violenze di insigni dittatori egregi ambasciatori di multinazionali avide di soldi e di risorse naturali. È inutile che costruisci muri e fortifichi frontiere no, non è possibile recintare il mare. E guardalo bene il tuo ideale il sangue degli uomini è tutto uguale: “negri”, rumeni, ebrei, curdi, palestinesi terra è solo guerra, dolore e sofferenza. E allora allinea la linea su ciò che va cambiato in fretta e subito questo va cercato: allinea la linea, allinea la linea. Non credo a quel bamboccio che gira con la felpa e pensa di asfaltare i campi rom con una ruspa non tollero quel comico xenofobo e razzista che dice che ogni clandestino è un terrorista. Non ricordiamo più quand’eravamo noi italiani ad emigrare per guadagnarci un domani troppi i morti nel Mediterraneo l’Europa una fortezza, il suo mare un sotterraneo. V.i.p. vipere festa danzante fregarsene degli altri questo è l’importante! E allora allinea la linea su ciò che va cambiato in fretta e subito questo va cercato: allinea la linea, allinea la linea. Troppe le storie di lotte, botte, ossa rotte anime corrotte dalla miseria di chi vive nell’ebbrezza della propria ricchezza. Ma guardati, guardali quei miserabili non come voi, fragili, labili, affabili catalogabili in cuori tascabili, sembrate amabili ma siete intollerabili, intolleranti verso quei miserabili abili a cercare nei rifiuti quello che tu sputi e resti a guardare. V.i.p. vipere festa danzante fregarsene degli altri questo è l’importante! E allora allinea la linea su ciò che va cambiato in fretta e subito questo va cercato: allinea la linea, allinea la linea. La storia questo ci ha insegnato che dalla storia nessuno ha imparato e tu che nella scuola fai lo studente impari “occhio per occhio, alla gente perdente”.
7.
Perla 03:39
You're like an angel to me, girl, when I'm in trouble sweet heart when I fall apart you're like the ray of sunshine, baby, on a long night darling you are my guiding light and I’m falling so deep in love with you yes I'm going to fall deeply in love with you. Perla, perla sei, nelle profondità dell’oceano stai persa, persa sei, nelle profondità della mia anima… You're like a red wine to me, girl, when I’m thirsty sweet heart you really cloud my mind you're like a fire to me, baby, when I shiver darling, you are lighting my desire and I'm steering my ship to your bay 'cause I'm going to moor and to stay. Perla, perla sei, nelle profondità dell’oceano stai persa, persa sei, nelle profondità della mia anima… Perla, perla sei, nelle profondità dell’oceano stai.
8.
Fumetto 02:54
Lei era la parte migliore di me nel verde dei suoi occhi potevo correre sul bianco della sua pelle disegnare le mie fantasie giocare il mio ruolo con le sue malinconie. Lei dormiva nella mia mente e rinasceva ogni mattina prendeva vita dalla mia matita il suo corpo di china. Ero io che la creavo, io la potevo distruggere con un gesto della mano per farla risorgere. Ma un giorno si svegliò prima di me camminò per delle ore, si perse nel mio cuore ed io impotente personaggio della storia che creava se le corde della mia anima dolcemente pizzicava. Lei nuotava nei miei sentimenti prigioniera nel mio petto e si immergeva profondamente nella zona dell’affetto io sapevo benissimo che lei era solo una mia idea ma era bella, bella come una dea. Lei non riusciva a ritrovar la strada della mia mente la mia matita arida non tracciava niente sul foglio sempre bianco, così bianco da accecare ogni ragionamento logico e razionale. E così irrazionalmente nessuno mi ha più trovato e sul mio ultimo fumetto c’ero disegnato io con il mio personaggio in un bacio senza fine la mia ultima storia, storia a lieto fine.
9.
Ulisse 06:04
Ulisse faccia di cuoio e tuta blu pugno di ferro chiuso sul piccone mena colpi alla vita ferisce la terra e spacca. Ulisse batte e ribatte sotto terra serra il ritmo quando la roccia emette un suono più vivo, allora Ulisse batte e ribatte sotto terra serra il ritmo il manico si fa leggero diventa un arco di violino. Suono che nasce dai cunicoli in profondità poi si dilata in ogni spazio libero e va. Ulisse tossisce una bestemmia e finalmente riemerge dalla terra come un naufrago appeso a un relitto di sé si cambia la pelle e stacca. Ulisse prova e riprova nella cantina ritorna il ritmo suona una musica a onde quasi fosse un solfeggio di api, allora Ulisse prova e riprova nella cantina ritorna il ritmo le note escono a tutta forza fissa il suo violino e vola. Suono che nasce dai cunicoli in profondità poi si dilata in ogni spazio libero e va. Ulisse dimora fissa non aveva mai occhi scavati come la sua miniera coperti di polvere scura rincorre la vita e scappa. Ulisse fiori all’entrata e sigilli e polizia e riflettori puntati dove non li avevano puntati mai Ulisse corpo imprigionato nella terra violentata frequenze nell’etere melodie che non muoiono mai. Suono che nasce dai cunicoli in profondità poi si dilata in ogni spazio libero e va.
10.
Ti dico attento, guardati alle spalle amico amico attento, guarda le balle che ti dicono blogger col suv, rapper col Rolex spegni il computer e alza il subwoofer tu credi a scie chimiche, vaccini ed autismo ma il vero complotto globale è il consumismo. Nasci consumi e muori dilapidi i tesori accumulati in una vita di lavoro di sudore e di sangue versato in difesa del mercato soldato tuo malgrado arruolato armato solo del tuo portafoglio sai che sei quello che voglio-no sei solo un foglio bianco su cui scrivo-no e non sei ancora stanco di fare quello che dicono di fare. Comprare per essere, avere l’ennesimo I-Phone, un’automobile potente, schiavo di Groupon ma indipendentemente dalla gente puoi essere un essere pensante. Essere un essere pensante per poi essere un essere parlante per poi tessere una tela di parole ragnatela in cui cade l’onorevole che svela il vile velo ingannevole fatto di falsità omertà e chi più ne ha più ne mette ragga-ragga-raffica di parole consumo solamente quello che sparo con la gola io canto raggamuffin, mi impegno e mi diverto discuto il problema sotto forma di concerto la mia mente no, non è un arido deserto ma uno spazio aperto in cui corro e mi diverto. You buy things you don’t need with money you don’t have to impress people you don’t like (don’t care). Nasci consumi e muori e spendi i tuoi denari accumulati in una vita di lavori per entrare nel paese dei balocchi per entrare nell’esercito di un milione di milioni di pinocchi fantocci, uomini di legno pronti a dare in pegno la coscienza pur di avere il regno, la potenza fondata sul possesso, denaro, lussi, sesso, prepotenza, arroganza quando nulla basta anche se tutto avanza l’insoddisfazione, prigione senza asilo di chi ha legato il suo cervello al filo dei burattinai re dei mass media, insidia che accende non l’amore ma l’invidia per quello che non hai. Ti troverai senza in tasca il denaro, in bocca l’amaro ed in testa… ed in testa due orecchie da somaro e la fata turchina è già nuda sulla copertina di Playboy. La situazione è tragica non c’è bacchetta magica per quello che vuoi ma se vuoi ascoltarci noi siamo il tuo grillo parlante puoi ancora essere un essere pensante. Essere un essere pensante per poi essere un essere parlante per poi tessere una tela di parole ragnatela in cui cade l’onorevole che svela il vile velo ingannevole fatto di falsità omertà e chi più ne ha più ne mette ragga-ragga-raffica di parole consumo solamente quello che sparo con la gola io canto raggamuffin, mi impegno e mi diverto discuto il problema sotto forma di concerto la mia mente no, non è un arido deserto ma uno spazio aperto in cui corro e mi diverto. You buy things you don’t need with money you don’t have to impress people you don’t like (don’t care).
11.
Facile pensare ad un cavallo in un prato fiorito in un campo di grano difficile immaginarlo in un deserto dopo una tempesta alla ricerca di un qualcosa di nuovo che non sia il solito fieno forse nuovi paesaggi e nuovi orizzonti, o altri sentieri. Elegante e agile correva forte come il vento si avvicinava verso un grosso cubo di pietra incuriosito da una figura scolpita e si accorge che respirava il battito del suo cuore dolcemente aumentava dopo tanti anni di deserto anche la pietra riesce a parlare. Il cavallo si ferma a guardare non gli sfugge alcun particolare e si accorge che l’immagine scolpita sulla pietra non è proprio uguale a sé. Forse un errore commesso per fretta dal cubo nel vedere arrivare il suo amore il suo unico cavallo che da tanto tempo stava ad aspettare. Forse il cavallo non si è accorto che dall’ultima tempesta della sabbia era rimasta a coprire la propria immagine scolpita sulla pietra, il suo profilo. Ma no, non riescono a spiegarsi no, non possono parlare e il cavallo insoddisfatto lentamente si allontana non riesce a tornare. Voglio allora essere libero, libero dall’idea di possedere un amore che no, non mi appartiene un tesoro sigillato dal destino libero dall’idea di veder regalare la tua ingenua passione ad un uomo mascherato che potrebbe, guardandoti solo, farti arrossire. Il cavallo si ferma a guardare non gli sfugge alcun particolare e si accorge che l’immagine scolpita sulla pietra non è proprio uguale a sé. Forse un errore commesso per fretta dal cubo nel vedere arrivare il suo amore il suo unico cavallo che da tanto tempo stava ad aspettare.

about

Controtempo, in sports such as fencing or tennis, it is said when the opponent is caught in a state of poor coordination of movements, by surprise.

Controtempo in musica is the displacement of the strong accents of the bar on the weak tempos, to give a greater dynamic impulse to the musical phrase. It is typical of reggae music, where the keyboards, the guitar and sometimes the winds use the skank, the counter-tempo in fact, to accent the upbeat tempo.

Controtempo is those who, more generally, reject conformity, corruption, arrogance, consumerism, superficiality, the lack of love of our times.

Controtempo is also the length of the record, an unusually rich, generous, joyfully opulent work of sounds and ideas.

credits

released January 6, 2019

Roberto Micheletti: voice
Giulio Sardi: voice, keyboards, synths, programming
Fabrizio Bellanca: voice, bass, guitar, programming

With:
Gianluca Urbani: trumpet, flugelhorn
Claudio Calcagno: guitar
Mauro Sardi: drums

Special Guests:
Marco "Bad Boy" Marraccini: guitar
Winston "Horseman" Williams: drums, percussions
Pino "Joey" Venturelli: drums

Production:
Giulio Sardi & Shah Mat

Recording:
Papa Sardi - Garage Studio di Capena (RM)
Zibby - Squirrel Studio di Campotosto (AQ)

Mixing and mastering:
Bruno Avramo - Formadonda Studio

Photoshoot:
Floriana Ausili

Graphic:
Fabrizio Bellanca

Thanks to all the other musicians who have been part of the various lineups of the band from 1993 to 1998:
Tommaso Ausili, Daniele Leandri, Giovanni Liburdi, Fabio Massimi, Paolo Mencuccini, Francesco Morodei, Sandro Tassone, Giulio Vallarino, Claudio Vicarelli

Thanks to:
Stefano Benni, Erri De Luca, Eumir Deodato, Paolo Maurensig, Ennio Morricone, Pier Paolo Pasolini, Ian Wilkinson, l'Aiutante

license

tags

about

Shah Mat Rome, Italy

SHĀH MĀT is a reggae band reunited in 2017, after having played in the Roman underground in the middle of the "posse" period, from 1993 to 1998. The group offers sounds that refer to Jamaican roots reggae with some forays into raggamuffin, dub, rap, in ska, all in an original reinterpretation that does not run after stereotypes or fashions. ... more

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